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mercoledì 7 settembre 2011

Primus: The Antipop

1999 - Alternative metal, Funk Metal, Alternative rock - Voto: 8/10

E' tutta una grande presa per il culo, una grande farsa. Lo studio, il lavoro, la politica, le priorità, i nostri bisogni. Claypool lo ha sempre saputo e sembra rinfacciarcelo in ogni album, con la sua voce volutamente stridula, quel cantato tagliente, quella voce che si amalgama così bene in quelle trame surreali che si vengono a creare nella musica dei Primus, quelle trame che mi fanno venire voglia di prendere a testate il muro fino a svenire. Ed è proprio con quella voce che ci narra storie di becchini, di omicidi, e, in questo caso, sembra accanirsi contro le false convinzione americane, quelle che hanno portato ai più grandi sbagli della loro storia, e a quello che lui definisce 'flusso costante di sciroppo', alle persone che 'vanno e vengono, fanno milioni per poi sparire nella neve'.
Mentre gli altri sparivano nella neve loro sono rimasti lì, la loro identità schizzoide e malata è restata anche se sono passati parecchi anni da quando si parlava principalmente di pescatori e di formaggio, sono riusciti a cambiare forma, a mutare pur mantenendo un'identità indiscutibile. Un unico paragone musicale mi viene in mente per la lucidissima follia, la demenzialità e il genio creativo: Frank Zappa.
Insomma i Primus rasentano la follia, creano personaggi 'cartooneschi' paradossali che ci narrano storie inverosimili ma reali, il tutto condito con demenzialità e strafottenza; Claypool spesso mi inquieta, mi ipnotizza con quello sguardo irriverente, quel sorriso beffardo e quei baffi che non si sa cosa nascondono sotto.

'The Antipop' è forse uno dei dischi più facili dei Primus, dove le sonorità si sono leggermente smussate rispetto alle pietri miliari precedenti. Sono comunque presenti, in gran stile, gli elementi chiave della loro sonorità; Claypool col suo basso ingombrante che crea groove al limite dell'ipnotico, LaLonde con i suoi riff minimalisti e i giochi di feedback, Mantia che non sbaglia un beat.
Fanculo al vostro finto pop intellettuale, alla vostra farlocca musica indie, alle vostre canzoncine simpatiche, alla vostra musica da classifica; mentre voi scomparirete nell'oblio i Primus saranno sempre lì e Claypool, come suo solito, vi guarderà col suo suo ghigno sarcastico.

Ah dimenticavo, Claypool è uno dei bassisti migliori del mondo.

7 commenti:

  1. Scusate se mi sono dilungato ma i Primus meritano davvero.

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  2. bellissima recensione! voglio ascoltarlo...

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  3. Si sono d'accordo bellissima recensione bravo Spara!

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  4. come al solito io non ci capisco niente...però mi hai proprio incuriosito, ho un po' paura ma ci provo dai...
    poi se non mi piacciono recensisco eh :)

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  5. figo! ma non so se reggo il disco per intero...

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  6. che orecchie delicate :) Allora tieniti alla larga da 'Pork Soda' e dal 'Brown Album'

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  7. ma guarda probabilmente ora come ora potrei regge un best of liscio liscio x intero tanto per cominciare a innamorarmi! Come album intero comincerò da Sailing the seas of cheese!

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