Demo Site

mercoledì 5 dicembre 2012

Winger: IV


1993, i Winger pubblicano Pull 
2006, viene dato alle stampe IV

Se c'è una regola che ho imparato è che un album di ritorno dopo 13 anni, è stracarico di nuove idee e tanto tanto pathos. Altrimenti che ragione ci sarebbe di pubblicare un disco dopo 13 anni? Perchè non dopo 3-5 anni? Kip Winger si sveglia una mattina ed ha in mente il disco, ecco perchè!
Una moderna Rock Opera dedicata ai marines americani, dai quali i Winger hanno ricevuto anche una targa di ringraziamento.

La copertina è disegnata da Ethan Van Sciver, artista DC Comics.

Le chitarre sono più scure che in passato, l'atmosfera è carica di angoscia, i suoni suggeriscono una gabbia di cielo notturno, con la luna unica guida dei soldati. Ma è solo una mia suggestione. 
E' certamente interessante notare le sperimentazioni introdotte da questa ambiziosa band: su 
"Four Leaf Clover" possiamo sentire un arpeggio ostinato che comprende 3 corde a vuoto accordate identiche. 
La jam alla fine di "Generica". L'arpeggio di basso che guida "Blue suede shoes" con le chitarre acustiche reversate e la voce col flanger... E' impossibile non apprezzare questo disco.

I testi sono animati da un'angosciata speranza: i soldati guardano in direzione di casa ma no, non è finita. 
Il dovere è dovere; l'onore è dovere, anche se è dura. 
"Put on my blue suede shoes.  Don't you know someone you'd die for?"

"Four leaf clover" da il senso di quanto sia dura affrontare il fatto che lei ti "sta illudendo solo per tenerti vivo, ma il telefono squilla e lei non c'è. Mi spacciano prozac, ma non c'è cura per un addio".

Il flow di "Disappear" è semplicemente impareggiabile, come non notare il riff iniziale monocorde fortemente distorto? Tastiere al posto giusto e mai invadenti, testi massimi: 

Gone in the sweet abyss
I will cease to exist
disappear in your love
Lost in your holy bliss
Your everlasting kiss
disappear in your love

Le carezze iniziali sulle corde, elettriche, il riff che introduce la batteria di "Can't take it back"...


Sebbene giusto due canzoni spezzano un po' il livello del disco, di certo non rovinano e non sono di troppo, quindi decido per il massimo dei voti anche per le intenzioni ed i concetti; e per il sound.


Un capolavoro Hard Rock, firmato Winger.


Brani consigliati: ne ho nominati tanti, aggiungerci "M16" e "On a day like today" sarebbe quasi nominare ogni traccia...

Colore: cobalto spento

Voto: 10




6 commenti:

  1. Ecco, ad esempio i Winger non mi hanno mai detto niente in particolare; sarà che ho ascoltato poco ma sento sempre che manca qualcosa, manca un segno contraddistivo, manca un qualcosa per farli emergere realmente. Poi de gustibus, l'hard rock c'è ed è fatto bene, ma mi lasciano sempre un po' insoddisfatto. Ecco perché non condivido assolutamente il voto 10, il massimo dei voti per me va a quelle opera che ti cambiano dentro, che ti cambiano come persona, che sono legati a dei momenti particolari della mia vita ecc.. (forse ho esagerato ma è cosi). E poi il disco dedicato ai marines è proprio l'apoteosi della coattaggine americana, non c'è che dire.

    RispondiElimina
  2. Ah, io il disco non l'ho sentito eh, le mie opinioni vengono dai pochi dischi vecchi che ho ascoltato, magari questo è un capolavoro assoluto.

    RispondiElimina
  3. e allora sentilo! :D non è così banale come puoi pensare! questo è un disco stroncato dalla critica ma va sentito. credo che anche se non mi ha "cambiato" mi stia smuovendo qualcosa dentro, quindi se non avessi dato 10, avrei dato poco meno...

    poi tutto dipende da stati d'animo, pregiudizi, disposizione in quel momento... spero a qualcuno piaccia!

    RispondiElimina
  4. ps il disco non c'azzecca niente con i winger anni 80-90 pop metal. è un esperimento piu serio.

    RispondiElimina
  5. E poi come si fa ad associare un disco ad un colore? Nel senso, se ascolto un disco l'ultima cosa che mi viene in mente è un colore; associo un disco ad un'emozione, ad uno stato d'animo, ad un paesaggio (raramente) ma di sicuro non ad un colore. Se penso a dei dischi che conosco a memoria mi risulta mooolto difficile anche solo vagamente associargli un colore. Che bella la diversità.

    RispondiElimina
  6. si beh, è il colore che mi evoca il paesaggio che descrivo come "gabbia di cielo notturno"

    RispondiElimina